lunedì 12 febbraio 2024

Disseminazioni: ULTIMI 50 MILIONI DI ANNI – di Roberto Vacca, 12/2/2024

ULTIMI 50 MILIONI DI ANNI  – di Roberto Vacca,  12/2/2024


Il sistema solare e la Terra si sono formati poco più di 4 miliardi e mezzo di anni fa. Possiamo immaginare a grandi linee i tratti salienti di quegli eventi ispirandoci a osservazioni astronomiche moderne. La geologia e la datazione radiometrica  (che raffronta le quantità osservate di isotopi radioattivi e di loro prodotti di decadimento) ci aiutano ad analizzare e datare molto meglio i processi avvenuti negli ultimi 50 milioni di anni. All’inizio di questo lungo periodo il livello dei mari era di 300 metri più alto dell’attuale e solo il 18% della superficie terrestre era costituito da terre emerse. L’anidride carbonica era scarsa nell’atmosfera. La temperatura atmosferica si era abbassata molto e stava continuando a decrescere. Poi 2,6 milioni di anni fa cominciarono a verificarsi pulsazioni (ancora in corso) con periodi plurimillenari tra ere glaciali e interglaciali. Tale epoca è interessante perché in essa si svolse l’evoluzione dei primati da cui emerse l’Homo Sapiens.

Trentacinque milioni di anni fa si cominciò a formare la calotta di ghiaccio sull’Antartide. Circa 30 milioni di anni fa una parte del mantello terrestre (magma caldo e fluido) si rigonfiò spingendo in alto la crosta terrestre nell’Africa di Nord Est (oggi Etiopia)  di oltre un chilometro per una lunghezza di migliaia di chilometri in direzione Nord-Sud. Questo grande rigonfiamento si spaccò producendo  un grande altipiano di prateria fiancheggiato da profonde voragini. Qui i mammiferi (apparsi circa 200 milioni di anni fa) si evolsero fra l’altro negli antenati di: primati e ungulati. Le spaccature più profonde furono invase dal mare producendo il Mar Rosso e il Golfo Persico. 

Cinque milioni di anni fa sulle savane dell’altipiano citato – composto a mosaico da laghi, foreste ed erbai – dai primati si cominciarono a differenziare gli ominidi. I primi furono gli Ardipitechi i cui fossili (di 4 milioni di anni fa) si sono trovati attorno al fiume Auasc, il più grande dell’Etiopia. “Ardipiteco” significa “scimmia del pianterreno”. Gli ardipitechi erano alti poco più  di un metro e mezzo. Il loro cervello pesava circa 400 grammi. Camminavano in posizione eretta, ma l’alluce era prensile - adatto a muoversi sugli alberi.

Un milione di anni più tardi apparve, sempre nel  bacino dell’Auasc, l’Australopiteco (scimmia del sud) il cui esemplare più noto – Lucy – fu ampiamente discusso sui mass media. Negli ultimi due milioni di anni gli ominidi si evolsero in una sequenza di specie caratterizzate da dimensioni crescenti del cervello e da abilità più complesse ed efficienti. Le loro caratteristiche e  cronologie sono riportate nella tabella seguente. 


Specie Homo --

Cronologia

Dimensioni cervello

Habilis

2 – 1 M anni fa

  650 g

Erectus 

1,9   M anni

  930 g

Pekinensis

780 – 680 k anni

1030 g 

Heidelbergensis

600 – 200 k anni

1350 g

Neandertal

300 –   30 k ann

1400 g

Sapiens

200 - ---   k anni

1350 – 1600 g


Le tappe del graduale sviluppo sono ben note. I cacciatori e raccoglitori inventarono e usarono utensili di legno e poi di pietra rozza (paleolitico) oltre un milione di anni fa. L’homo erectus migrò - iniziando circa 1,8 milioni di anni fa - dall’Africa all’Europa e quindi all’Asia, ove si evolse in Pekinensis, Heidelbergensis e Neandertal. Questi ultimi, più forti e robusti di noi, raggiunsero abilità tecnologiche primitive, ma non trascurabili.

L’homo sapiens migrò dall’Africa circa 60.000 anni fa. Si incrociò in certa misura con i Neandertal, piccole percentuali del cui DNA si trovano in popolazioni europee e asiatiche, ma non fra i discendenti delle popolazioni  africane che non migrarono.

Gli sviluppi culturali di cui testimoniano manufatti neolitici, pitture rupestri e sculture si trovano in vari continenti e risalgono a decine di migliaia di anni fa. Le ceramiche pare risalgano in Estremo Oriente a circa 16 millenni fa – in Mesopotamia e in Grecia a un millennio a.C. Le porcellane  orientali apparvero nel primo millennio d.C. – quelle europee solo negli  ultimi secoli. La tecnologia del rame risale a 5 millenni a.C. in Egitto, a 3 millenni fra i Sumeri e a 2 in Cina. Il bronzo venne prodotto 3 millenni a.C. nel Caucaso, 2 in Sardegna e nel primo millennio a.C. in Europa. Il ferro apparve nel quarto millennio a.C. fra i Sumeri; si è  diffuso in Cina e in Europa a partire dal primo millennio a.C.

I tempi più recenti sono notoriamente scanditi, in varie versioni - con affidabilità variabile - dai trattati e manuali di storia.


 

sabato 6 gennaio 2024

Disseminazioni: PERBENISMO E WOKENESS, di Roberto Vacca, Sollevare Novembre 2023

PERBENISMO  E WOKENESS, di Roberto Vacca, Sollevare Novembre 2023

Aveva ragione Paola. Le avevo chiesto di riguardare un mio vecchio articolo che stava per essere incluso in un’antologia. Mi aveva detto:   

“Può andare bene. Però avevi usato la parola “negro”. Cambia con “nero”.”

Avevo risposto: 

“Non è necessario. “Negro” è parola italiana. Sarebbe anche inglese. Prima era la forma usuale, mentre ”nigger” era quella dispregiativa - considerata offensiva – sebbene ai tempi antichi anche “nigger” fosse quasi accettabile. Quando ero ragazzino, la mia  nonna americana Lillian Vernon De Bosis (persona soave), mi insegnò la poesiola:

There was an old nigger and he had a wooden leg,

He had no tobacco – no tobacco could  he beg.

Another old nigger  was as cunning as a fox

And he always had tobacco in his old tobacco box.”

Paola aveva detto: 

“Le lingue cambiano. Gli americani hanno preferito “black” o “african-american”. Nessuno li ha obbligati. Anche qui   da noi  non c’è obbligo,  ma “negro” oggi  suona male.”

Modificai quel testo e cominciai a ragionare sulla tendenza americana a evitare espressioni che possano implicare l’approvazione di pregiudizi razziali, discriminazioni o disuguaglianze sociali. 

È diventata ormai un vasto movimento con fautori e oppositori e dure polemiche su tutti i mezzi di comunicazione: si chiama wokeness.  Il nome deriva dall’esortazione “stay woke (1)” usata da decenni dai neri americani e diventata molto popolare dopo il 2014, quando nel Missouri un poliziotto arrestò per una infrazione non grave un nero – Michael Brown – e usò mezzi violenti tanto da ucciderlo. Si diffuse allora lo slogan BLM – Black Lives Matter (le vite dei neri sono importanti)  ripetuto e scritto nei cartelli delle manifestazioni di lutto e rabbia  dopo l’uccisione di altri neri da parte di poliziotti.

Donald Trump ha dichiarato pubblicamente la sua avversità alla wokeness. Elon Musk ha scritto: “La wokeness è divisiva, esclusionista e odiosa.”

Evitare l’uso di termini che possono suonare offensivi ad alcuni, è una buona cosa – chi continua a usarli accusa spesso i seguaci del movimento wokeness di ipersensibilità. Se le parole di qualcuno vengono rifiutate o eliminate da resoconti di dibattiti pubblici, è immediata la protesta contro le censure. 

In Italia non si parla molto di queste cose.  La situazione è diversa: in italiano abbiamo i peggiorativi, oltre a numerosi diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi e a numerosi aggettivi volgari, blasfemi, relativi a perversioni. Col passare degli anni queste espressioni perdono la loro virulenza e vengono accolte nella lingua corrente.  “Me ne frego” era un motto delle squadracce fasciste, ma oggi l’espressione non desta scandalo.

Certi autori italiani fanno uso smodato del turpiloquio. Anche scrittori americani ci provano, ma la lingua inglese è un po’ carente.

I francesi hanno coniato la parola “wokism”, sulla quale hanno divampato molte discussioni. Taluno ha sostenuto che lo stesso motto della Repubblica “liberté, égalité, fraternité” sia una dichiarazione woke. Però J.M. Blanquer, ministro francese dell’educazione, ha  dichiarato che l’ideologia woke è l’opposto degli ideali della Repubblica Francese.


La wokeness ha rivoluzionato alcune rubriche di un noto giornale. Fino ai primi mesi del 2023 l’edizione internazionale del NewYork Times pubblicava nella pagina di enigmistica, oltre ai cruciverba, anche il Word Jumble (sfida a trovare una parola dopo aver risolto 4 anagrammi) e strisce di fumetti: Peanuts, Garfield (il gatto), Dennis the Menace, Doonesbury, Calvin e Hobbes (l’altro ragazzino pestifero con la sua tigre di pezza che ogni tanto parla o lo assale), Far Side. 

Oltre a questi c’era Dilbert, pubblicato da Scott Adams dal 1989. Era una satira sulla burocrazia moderna. Scherzava su individui con notevoli abilità tecnologiche e informatiche, ma con grazie sociali nulle. Una delle tesi di Dilbert (quasi identica al Principio di Peter) era che i più incompetenti dell’azienda finiscono in posizioni in cui producono meno danno: fanno i manager.

Scott Adams è personaggio che ha oscillato fra destra e sinistra. Ammira Trump perché lo considera un grande oratore, capace di convincere le masse. Ha avuto molti premi e la sua striscia appariva su qualche centinaio di giornali. Nel febbraio 2023 si è rovinato. Ha dato un’intervista ad Ari Shapiro e ha pubblicato sue pessime dichiarazioni su YouTube. Fra queste: 

“I neri sono una razza che odia. Consiglio i bianchi di stare fottutamente lontani dai neri: non c’è rimedio. Per questo sono andato a vivere  in una zona dove i neri sono pochi.” “Se sei bianco, non c’è bisogno che aiuti gli afro-americani.”

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  1. “woke” è il passato del verbo “wake” – svegliare, “Stay woke” è espressione gergale, non grammaticale, e significa “stai  in campana  o all’erta” – “sensibilizzati”  ai modi di dire razzisti che servono a metterti sotto.


    mercoledì 20 dicembre 2023

    Disseminazioni: Lavoro Pagato a Tempo, - di Roberto Vacca, L’Orologio - 20/12/2023

     Lavoro Pagato a Tempo,   -  di Roberto Vacca, L’Orologio - 20/12/2023 

    Ai tempi antichi la giornata lavorativa di schiavi e operai durava quanto la luce solare. I lavori urgenti si continuavano anche di notte alla luce delle torce. In epoca Romana, il lavoro veniva pagato in base al risultato [quatenus (quanto a lungo?) - cottimo] : l’area del campo arato, il volume del muro eretto, il peso del grano trebbiato, numero delle mucche munte. 

    La nobile famiglia Thurm und Taxis (poi chiamata in Italia “Della Torre e Tasso) ebbe il monopolio delle poste  per tutto l’Impero dal XVI al XIX secolo. Inizialmente stabiliva le tariffe in base alle distanze coperte e al numero dei pezzi trasportati. Poi offrì anche i servizi del trasporto di persone – da cui il nome “taxi” – con tariffe basate sui tempi di percorrenza. Questi erano misurati negli uffici e nelle officine anche per stabilire inizio e fine del lavoro con gli orologi, che azionavano le sirene.   Ricordo di aver letto una “curiosità” su una Domenica del  Corriere   degli anni Trenta: “Si trovano nelle sale da ballo ragazze disponibili (in cambio di modeste somme di denaro) a ballare con sconosciuti, che sono privi di compagnia. Le chiamano  “Taxi-girls”. “


    Nel 1951 – giovane ingegnere -  lavoravo a Papigno (Terni) dalle 8 alle 17 per 5 giorni e il sabato dalle 8 alle 13.


    Cent’anni fa esistevano ancora le case di tolleranza in cui giovani donne avevano rapporti  sessuali con uomini in cambio di denaro. Gli incontri avvenivano in una sala comune in cui le donne si aggiravano in vestiti succinti. L’osservanza delle buone maniere era controllata da una signora in cattedra, chiamata “maitresse” (o matressa) – termine che in francese sta per “amante”, sebbene la maitresse non partecipasse ai  rapporti. Quelle transazioni erano soggette a tasse. Le pubbliche autorità sottoponevano le prostitute a visite mediche periodiche e controllavano che nei locali non venissero organizzate feste, nè balli e non venissero forniti cibi, né bevande. Venivano, però, venduti preservativi. Il tariffario delle prestazioni sessuali, riportato più oltre in una versione del 1939, era affisso su una parete del locale. Se  ne possono comprare in rete esemplari in lamiera smaltata ornati da foto d’epoca delle signorine. I prezzi erano commisurati alla sola durata – non al tipo, né alla qualità del rapporto.



    spettanze  della  stimata casa


    Semplice (sveltina)                Lire   1     Doppia     Lire  2

    Minuti 20                                Lire  4,80     Mezz’ora   Lire  4,80

    Ora piena                 Lire   7,50     2 Ore     Lire  12


    Per acqua, sapone e asciugamano:   20 centesimi extra